I vini della Grecia: tra antiche radici e rinascita contemporanea
Passeggiare tra i vigneti della Grecia è un po’ come camminare nella storia. Qui la vite cresce tra le rovine antiche, sotto il sole cocente delle isole o sulle colline battute dal vento del continente. Il vino non è solo una bevanda: è memoria, mito, cultura. E anche se per anni i vini greci sono rimasti fuori dai riflettori internazionali, oggi stanno tornando con forza, grazie a vitigni autoctoni affascinanti e a vignaioli che credono nel valore della tradizione unita a tecniche moderne. È il momento perfetto per riscoprire questo mondo tanto autentico quanto sorprendente.
Vitigni autoctoni: unicità che affascina
La forza della Grecia sta proprio nei suoi vitigni autoctoni, spesso impronunciabili, ma capaci di regalare vini sorprendenti. Il più celebre tra i bianchi è sicuramente Assyrtiko, coltivato in particolare sull’isola vulcanica di Santorini: secco, minerale, salino, perfetto con la cucina di mare. Non è raro trovarlo anche in versioni barricate o come parte di blend eleganti.
Tra i rossi spicca l’Xinomavro, vitigno robusto e complesso coltivato nella Macedonia greca, spesso paragonato per struttura e longevità al Nebbiolo. Tannico, fresco e affascinante, si presta a lunghi affinamenti.
Da non dimenticare l’Agiorgitiko, proveniente dalla zona di Nemea, nel Peloponneso: più morbido e fruttato, spesso vinificato anche in rosati freschi e aromatici.
Le isole: terroir estremi e suggestivi
La viticoltura greca è spesso eroica: vigne coltivate su suoli lavici, terrazzamenti ventosi e condizioni climatiche estreme. A Santorini, ad esempio, i ceppi sono coltivati a forma di “cestino” (kouloura), una tecnica antica per proteggere l’uva dal vento e dal sole cocente. Il risultato? Vini di straordinaria personalità, spesso secchi ma anche dolci passiti come il celebre Vinsanto, prodotto da uve appassite al sole.
Un passato mitico, un futuro promettente
Il vino in Grecia non è solo una bevanda: è parte della cultura, della spiritualità e della storia. Dioniso, il dio del vino, era greco. I simposi ateniesi erano riti sociali e filosofici, in cui il vino scorreva tra pensieri e poesia. Dopo secoli di crisi, dominazioni straniere e produzione massiva, negli ultimi decenni la Grecia ha ritrovato la propria identità enologica, puntando sulla qualità, sulle varietà autoctone e su una nuova generazione di produttori appassionati e preparati.
I vini greci sono come la Grecia stessa: autentici, complessi, intensi. Un mondo da esplorare con curiosità e mente aperta, perfetto per chi cerca sapori diversi e storie da raccontare. Nel bicchiere, l’eco di un mondo antico incontra la freschezza di un rinascimento enologico che merita finalmente tutta la nostra attenzione.
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